Questo debut album dei romani Yattafunk sotto Ghost Label Records è uno di quei casi in cui il disco è formalmente ben fatto e interessante, ma il cui funk/rock con venature metal ricade nel baratro di “buono, ma nulla aggiunge e nulla toglie a quanto sentito finora”.
A partire dalla prima track chiamata proprio Yattafunk, dove il basso ci trascina come una bella ragazza che vi prende per mano e vi porta a ballare (bè, è un modo di dire, a me non è mai capitato, quella attuale è negata quanto me oltretutto) i pezzi sono un fulmine a ciel sereno.
“Yattafunk Sucks “è un bambino appena nato, concepito grazie all’incontro di diversi generi musicali delle più grandi band che questo pianeta abbia mai visto. C’è un po ‘di Deep Purple, Led Zeppelin, Infectious Grooves, Iron Maiden, Dream Theater e Grand Funk Railroad nel suo DNA, solo per citare alcune delle sue influenze.Il genere proposto dalla band può essere definito funk-metal, anche se in ogni traccia è possibile identificare una molteplicità di generi, a volte persino contraddicendosi a vicenda. Il loro album suona proprio come una band teletrasportata negli anni ’70: niente melodyne, niente autotune, nessun trigger, nessun re-amp, nessun taglio tra una nota e l’altro, nessuna tastiera e nessuna dissolvenza. Il loro suono deve essere crudo, unico, riconoscibile, esattamente ciò che ascolterai sul palco, grezzo e vero. Un singolare progetto inevitabile per non avere lo stesso suono e gli stessi toni tipici di troppe band emergenti al giorno d’oggi.
I loro testi non vogliono insegnare nulla a nessuno: sono situazioni assurde, ironiche, estreme. Non hanno soluzioni ai problemi che affliggono questo pianeta. Questo è il motivo per cui Yattafunk Sucks !